Ormai laSlam ProductionsdiGeorge Haslamha scoperto la scena nazionale che si dedica ad una genere di jazz piuttosto moderno ed avanzato. Con poche ma mirate produzioni il produttore e sassofonista inglese ci dà un quadro di quello che succede nella penisola fra musicisti che hanno idee che vanno al di là del mainstream. GliOprachina, gruppo romano, hanno avuto l´idea di rendere il loro albumThe Jazz Farmdisponibile liberamente sul web incontrando con sorpresa l´interesse del pubblico. Eccoli ora al classico supporto digitale, CD, sempre con i loro ritmi spigliati e le loro invenzioni. I quattro –Enrico De Fabritiissax tenore,Massimo Bognettichitarre,Fabio Fochesatobasso elettrico e contrabbasso eAdriano Gallinaribatteria – hanno il pregio di fare una musica spigliata e varia, in cuic´è la chitarra acustica, ad esempio "Spezia" che apre il disco, oppure il free di "Sixa", oppure la chitarra semiacustica di "Nuova Oprachina". Poi c´è il basso elettrico ed il contrabbasso che continuamente cambiano l´approccio ai brani, quasi l´anima acustica e quella più fusion/free del gruppo. E poi il lato romantico di "Maria" (un duo di basso elettrico e chitarra), quello più misterioso di "Grigioscuro" (ancora un duo, questa volta di contrabbasso suonato con archetto e sassofono tenore) ed il finale "My Waltz", che farebbe rabbrividire i ballerini di una scuola di valzer e che al contrario si fa apprezzare dagli ascoltatori per l´originalità ed il basso elettrico "impazzito". Un simpatico disco cui si augura il successo del discoprecendente, disponibile solo in versione "liquida".
Vittorio Lo Conte http://www.musiczoom.it/?p=2552
Translation:
Now the Slam Productions of George Haslam discovered the national scene that is dedicated to a kind of jazz rather modern and advanced.With but few targeted productions the producer and saxophonist English gives us a picture of what happens in the peninsula between musicians who have ideas that go beyond the mainstream.TheOprachina, Roman group, had the idea of making their albumThe Jazz Farmfreely available on the Web surprise meeting with the public interest.Here they are now in the classic digital, CD, consistently with their jaunty rhythms and their inventions.The four -Henry De Fabritiistenor sax,Massimo Bognettiguitars,Fabio Fochesatoelectric bass and double bass andAdrian Gallinaribattery - have the advantage of making a relaxed, music varies, cuic'è acoustic guitar, such as 'Spice' which opens the disk, or free of "Sixa" or semi-acoustic guitar for "New Oprachina".Then there's the bass guitar and double bass that continually change the approach to the songs, almost the soul and the more acoustic fusion / free group.And then the romantic side of "Mary" (a duo of electric bass and guitar), the more mysterious "dark gray" (another duet, this time played bass with a bow and tenor saxophone) and the finale "My Waltz" that would shudder at a school dance the waltz, and that the contrary is appreciated by listeners for the originality and electric bass "crazy".A nice disc in hopes of success discoprecendente, available only in "liquid".
"OpraChina" – "OpraChina" – SLAM 527
"Oprachina" – spiegano i musicisti – è un neologismo adoperato per indicare l'alienazione di molta parte del lavoro odierno. Ad interpretare questo particolare aspetto della moderna realtà, un quartetto composto da Massimo Bognetti alle chitarre, Errico De Fabritiis ai sax, Fabio Fochesato alla chitarra basso, contrabbasso nonché responsabile di buona parte degli arrangiamenti, Adriano Galinari alla batteria e percussioni. Il gruppo è sorto nel 1999 nella rassegna "Along Came Jazz. La ricerca in Italia" organizzata a Tivoli e Roma e il primo lavoro – "The Jazz Farm" – data del 2007 e si è imposto come l'album italiano in Creative Commons più scaricato venendo, proprio per questo, premiato al Midem di Cannes nel 2009. Anche in questo secondo album, il quartetto si basa su un repertorio "originale" essendo tutti i brani composti da Bognetti (otto) o De Fabritiis (tre). Come la maggior parte dei gruppi di ricerca attuali, anche la musica di "OpraChina" oscilla tra scrittura ed improvvisazione, alla ricerca di un equilibrio spesso raggiunto. Così l'album si apre con "Spezia" un brano di Bognetti dalla bella linea melodica in cui sicuramente prevale la scrittura che da modo a tutti i musicisti di mettersi in buona evidenza. Il successivo "Le cose non sempre vanno come si suppone debbano andare" di De Fabritiis vira decisamente verso un andamento meno strutturato con il sassofonista impegnato in una buona improvvisazione dal sapore "free". E a questo punto l'album ha già mostrato la sua precisa fisionomia che si manterrà interessante fino alla fine.
Gerlando Gatto http://www.online-jazz.net/wp/2011/09/09/nostri-cd-2/12/
"OpraChina" "OpraChina" – SLAM 527
Oprachina - explain the musicians - is a neologism used to describe the alienation of much of the work today. To interpret this particular aspect of modern reality, a quartet composed by Massimo Bognetti on guitars, Errico De Fabritiis on sax , Fabio Fochesato on bass guitar, double bass and responsible for much of the arrangements, Adriano Galinari on drums and percussion. The group was founded in 1999 during the Festival "Along Came Jazz. Research in Italy " organized in Tivoli and Rome and the first work -" The Jazz Farm "- date of 2007 has established itself as the Italian albums in the Creative Commons most downloaded, for this reason, awarded at the Midem in Cannes 2009. Even in this second album, the quartet has based on "original a repertoire" being all the songs composed by Bognetti (eight) or De Fabritiis (three). Like most of the existing research groups, the music of "OpraChina" oscillates between writing and improvisation, in search of an equilibrium often reached. So the album opens with "Spezia" a track by Bognetti with a beautiful melodic line, in which the writing definitely prevails that allows all musicians to get in good evidence. The next "Things do not always go as you are supposed to go,"by De Fabritiis turns decisively towards a less structured trends with saxophonist engaged in a good improvisational , flavor "free". At this point the album has already shown its precise form which it will remain interesting to the end.
Gerlando Gatto http://www.online-jazz.net/wp/2011/09/09/nostri-cd-2/12/
OPRACHINA [MASSIMO BOGNETTI/ERRICO DE FABRITIIS/FABIO FOCHESATO/ADRIANO GALINARI - Opra China (Slam 527; UK) Oprachina is an Italian quartet featuring Massimo Bognetti on acoustic & electric guitar, Errico De Fabritiis on tenor sax, Fabio Fochesato on double bass and Adriano Galinari on drums. There has been a deluge of releases (jazz & experimental) from a dozen newer Italian labels over the past few years. The UK-based Slam label has also been presenting a number of discs by creative Italian musicians as well. OpraChina is yet another new band with no names I previously recognize. The opening track, "Speria" is laid back and pretty but not indicative of things to come. Saxist Errico composed three of the eleven tracks here, the rest were written by their guitarist Massimo. Errico's "Le Cose Non Sempre..." is a powerful jazz/rock piece with tight , intricate twists & turns. Bassist Fabio plays furiously while the tenor sax & guitar wail together. "Fat Fast" is electric jazz at its best with an impressive fast & fully articulated solo from their guitarist and smokin' tenor solo as well. I dig the "Sixa" shifts between slow, sly sections, short stops and tight guitar & sax harmonized lines, all going back& forth. Although a few of these pieces are laid back, the splendid, crafty playing from all four musicians remains inspired throughout. The next to last song is a sublime ballad duo for soft guitar and fretless bass. This disc would be a hit on WBGO if only they gave it a chance. Perhaps a bit too restrained in part for most of what we sell here but mostly superb nonetheless. - Bruce Lee Gallanter, Downtown Music Gallery
Non bastano le fughe dei nostri scienziati, anche alcuni jazzisti sembrano intenzionati a riparare all’estero. L’ultimo disco di Danilo Rea, premiato al Top Jazz, non è forse marchiato da un’etichetta straniera?
Identico destino è toccato agli Oprachina, quartetto attivo da diversi lustri nelmilieuromano, costretti a rivolgersi all’inglese Slam – la stessa per cui incide Stefano Pastor - per vedere finalmente pubblicato il loro omonimo album.
Il repertorio degli Oprachina è composto a turno da Bognetti e De Fabritiis. Si percepisce immediatamente una visione molto aperta del lessico jazzistico, sostenuta da una preparazione che attinge alla musica afroamericana storica. La formazione è abile nel piegare/trasformare con estrema plasticità tanti influssi alle proprie esigenze espressive, approdando a un progetto originale permeato di molteplici e piacevoli echi, spazianti – senza inciampare nel frammentario - dal modale all’informale, dalla ballad al blues cinicamente camuffato. Tali peculiarità traspaiono nella compattezza degli impasti, nella ritmica funzionale al progetto, nelle non scontate diramazioni solistiche di Bognetti e De Fabritiis, padroni di una fraseologia evoluta e articolata.
Enzo Pavoni, JAZZiT,jazz magazinen.64
Spezia; Le cose non sempre vanno come si suppone debbano andare; Ritrovato; Fat Fast; The Moon In August; Sixa 35; Nuova Oprachina; Lat; Maria J; Grigioscuro; My Waltz
http://www.jazzit.it/
A SORT OF TRANSLATION:
MassimoBognetti(ch,cch,chsynth),ErricoDe Fabritiis(ten),FabioFochesato(cb,elb); AdrianoGalinari(batt) Joints are not enough of ourscientists,as well as some jazz players seem to want to repair abroad. The last record of Danilo Rea, awarded to the TopJazz,is not perhapsmarkedbya foreign label? SamefatehittheOprachina,quartet active formanydecadesin theRomanmilieu, forcedto ContactEnglishSlam- thesamethataffect StefanoPastor-tofinally seethe release of their self-titledalbum. TherepertoireconsistsofOprachinain turnby Bognettiand De Fabritiis. Heimmediately felta veryopenviewof thejazzvocabulary, supportedby preparationthat drawsonAfro-American music history.Trainingisableto bend/turn withso manyinfluencestotheirextremeplasticity expressive needs,arrivingatanoriginal project imbued with multiple and pleasantechoes,Spaziante- inpiecemealwithouttripping-themodal informal,fromballadstobluescynically disguise.Thesecharacteristicsshow throughin thecompactness the mixtures,thefunctionalrhythmto the project, branchesinan unusualsoloistandBognetti DeFabritiis,advancedandmasterofphraseology articulated.
Enzo Pavoni, JAZZiT,jazz magazinen.64
Oprachina – Opra China SLAMCD 527
Ideale compendio di suggestioni "canterburyiane", lezioni hard-bop e forme libere, il nuovo disco di Oprachina vede la luce per i tipi della Slam, prestigiosa etichetta inglese che annovera nelle proprie produzioni artisti del calibro di Paul Dunmall, Tony Hymas, Charles Hayward, Lol Coxhill… Si aprono le danze con il rilassato andamento diSpezia, ben punteggiato dalle linee del basso diFabio Fochesatoe dalle folate del sax diDe Fabritiis, e si prosegue con grande varietà espressiva fra andamenti sghembi e sincopati (Le cose non sempre…., Sixa 35, Lat), talora aperti a sviluppi free condotti con grande misura, altrove risolti con maggiore adesione ad una scrittura più definita, ma sempre fluida e libera da pattern.Non mancano piacevolissimi sapori di ballad : inNuova Oprachina, ancora il tenorista in grande spolvero, autore di un solo svolto con grande coerenza armonica e tematica. Intima e sommessaMaria J., delicato dialogo fra le 4 e le 6 corde.Ad ampliare lo spettro sonoro conferendo ulteriori suggestioni, echi di camerismo contemporaneo inGrigioscuro. Le molteplici influenze sono comunque amalgamate in un percorso coerente dal lavoro quasi "registico" diMassimo Bognetti, chitarrista, leader e autore della maggior parte dei brani.Un lavoro caratterizzato quindi da una notevole maturità stilistica, denso e significativo ma mai sterilmente cerebrale, assolutamente godibile all'ascolto. Logica e naturale evoluzione del già validissimo "The jazz Farm", pubblicato nel 2007 con licenza CC e premiato dal pubblico del Web con oltre 200.000 dowloads. Alfonso Tregua
http://lalunadialfonso.wordpress.com/2011/07/13/oprachina-opra-china/
Oprachina – Opra China SLAMCD 527
Ideal compendium of canterbury suggestions, lessons hard-bop and free form, the new Oprachina's album sees the light for the "chaps" of Slam, a prestigious English label includes own productions artists like Paul Dunmall, Tony Hymas, Charles Hayward, Lol Coxhill... Dances open with the laid performance of Spezia, well marked by the bass lines of Fabio Fochesato and gusts of saxophonist De Fabritiis, and continues with great variety of expression trend between oblique and syncopated (Le Cose Non Sempre Vanno..., Sixa 35, Lat), sometimes free open to developments carried out with great extent, elsewhere solved with greater adherence to a written more defined, but always smooth and free patterns. Not lacking delightful flavors of ballad: Nuova Oprachina, still the tenor in high dusting, author of one solo with great consistency and harmony theme. Maria J. Intimate and subdued, delicate dialogue between 4 and 6 strings. To expand the sound spectrum giving more influences, echoes of contemporary chamber music in Grigioscuro. The multiple influences are stillamalgamated into a coherent path from work almost "Directing" Massimo Bognetti, guitarist, leader and author of most of the songs. A work characterized by a remarkable maturity style, dense and meaningful but never sterilely cerebral, absolutely enjoyable listening. logic and natural evolution of the already valuable "The Jazz Farm" published in 2007 under the CC license and awarded by the audience more than 200,000 Dowloads. Alfonso Tregua
http://lalunadialfonso.wordpress.com/2011/07/13/oprachina-opra-china/
BOGNETTI - DE FABRITIIS – FOCHESATO - GALINARI OPRACHINA SLAM CD527
L'armonioso infondere roccioso ed evocativo dal decisivo intensificarsi tra energia e concinnità in virtù di sansonici affondi di determinante slancio dal crescente sbrigliarsi in vigorose arcate ricche di sentimento dalla ben ponderata carica per un ficcante infittirsi determinante tra intensa concinnità ed espressiva robur che si libra in vibranti voltoni di robustosa propulsione dall'invitto e indomito intensificarsi determinante in efficaci impennate di basaltica vigoria e dalla perentoria fortitudine di Errico De Fabritiis al sax tenore precorre le cristalline stille di suggestiva e magica spigliatezza dal ben propagato raffittirsi crescente ben inalveato in continuità nell'arco di un rilucente tracciare preziosi itinerarii tra ponderatezza e malia dal progressivo raffittirsi determinato e risoluto in un diretto espandersi ora misurato, ora propulsivo che si avviva in espressi e scintillanti soniti di dinamica purezza espressiva dalle agili ricognizioni dagli azzeccati colpi di mano nel seno di un efficace delinea-infittisci-sbriglia dalla decisiva spinta motrice tra limpidezza e slancio di Massimo Bognetti on guitar, sotto l'azione del saldo infulcrare impressivo e dell'assiduo vivificare e tinnire e rimbussolare dall'involvente, densa concretezza tra propulsività e sentimento di Fabio Fochesato al basso elettrico e al contrabbasso e di Adriano Galinari alla batteria, nel cd di Oprachina. E ancor di più Galinari e Fochesato caricano intensamente il contesto sonoro per via di un robustoso, calzante vivacizzare corposo, incessante e ricco di suggestione e feeling e lancian e rilancian con efficacia e mordente i preziosi sfavllii dall'incontenibile gradualità dalla ben definita misura propulsiva focalizzata ad arte in nette, impressive avanzate con feeling a iosa dalle perspicaci sottigliezze in continuità dal fitto espandersi nitido, obrizzo, diretto vergolare dalle rilucenti euritmie ad ampliamento continuo tra inesauribile risolutezza e invitta malia per un appropriato e decisivo rinnalzare sine ulla nora dalle fulgide orditure micanti di ben sviluppato abbrivio di Bognetti, prima che Fochesato e Galinari sospingano in scioltezza con ben orientato orzare ed effervescente e spumeggiante slancio il vigoroso inanellare poderoso che torreggia di propulsoria fortezza nel segno di un avvincente cerchiare dalla consona impetuosità tra spigliatezza ed energia per un vivace infondere che si arroggia intensivo in sguscianti e avventurosi colpi di coda e in guizzanti sortite ricche di generosa, ben profusa forza espansiva dall'espressiva espressività che si evolve in trainanti affondi di scattante scioltezza al fulmicotone dalle sbrigliate intensificazioni in velocità ricche di fervente pathos dalle brucianti accentuazioni di creativa intensività di De Fabritiis e soprattutto all'incalzante vivificare dall'involvente dai e vai dalle avvincenti, vivaci cavalcate scalpitanti di reoforica energia per un avvincente afforzare e fortificare speedy di Fochesato e Galinari rispondono Bognetti con la sua duttile e limpidissima spigliatezza che cresce via via in velocità per guizzanti scatti di rapida agevolezza per un subitaneo sfrecciar fulgente di sagittale aire dal magico nitore di rilucenti, clarite chiarie di coinvolgente dinamismo dalla tosta risolutezza dall'involvente e ben sviluppato slancio dall'emozionale sbrigliarsi in immediate orditure dalla luminosa e saòiente scioltezza in continuità dall'eburnea e fluidale, appropriata e vivante scorrevolezza per scattanti prospettive di dinamica agevolezza dalle determinanti accelerazioni a sbocco continuo dalle subitanee, apollinee, arrembanti ricognizioni fast dall'inesauribile, travalicante, tempestiva azione motrice e De Fabritiis con il suo balioso cerchiare prorompente e in scioltezza dal perentorio infondere che si arrocca in sguscianti mulinelli di tosta risolutezza e che si libra con invitta vibratezza per avvolventi spirali in velocità di intensa scioltezza propulsiva dallo spumeggiante, effervescente roteare florido, esuberante dalla autorevole enrgia espansiva dalla incontenibile forza motrice tra impulso, rapidità, armoniosità dallo strenuo, leonino evolversi ipso facto dal vivido grillare di radiosa carica dal debordante sbancar profligante in un vitale rosseggiar di avvincenti cerchie di fervido dinamismo.
GIORDANO SELINI JAZZITALIA NOTES APRILE 2011
OPRACHINA / Oprachina (Slam Productions)
Un quatuor de jazz italien composé du guitariste Massimo Bognetti, du saxo ténor Errico de Fabritiis, du bassiste Fabio Fochesato et du batteur Adriano Galinari. Élégant et léché, avec une fibre ECM intégrée au son jazz créatif italien. "Fat Fast" bouge beaucoup, "My Waltz" rappelle presque Ben Monder dans sa langueur. Un peu "straight" à mon goût, mais très joli.
An Italian jazz quartet consisting of guitarist Massimo Bognetti, tenor saxman Errico de Fabritiis, bassist Fabio Fochesato and drummer Adriano Galinari. Elegant and sleek, with an ECM vibe integrated to a more typical Italian creative jazz sound. "Fat Fast" moves well, "My Waltz" brings to mind Ben Monder's languor. A little straight for my own tastes, but very nice nonetheless.
Francois Couturehttp://blog.monsieurdelire.com/2011/05/2011-05-05-scoolptures-cainesgarside.html
A proposta de Oprachina, um projecto
de jazz italiano que se internacionalizou
através da distribuição na Internet
(o seu primeiro álbum, de 2007, foi
o mais popular de Itália na plataforma
Jamendo em 2009), alterna entre
temas jazzísticos com estruturas convencionais
e intervenções mais livres,
complexas, angulares e "quebradas"
(o que explica o nome da banda, "obra
torta").
Algo de estranho nestes Oprachina
é o facto de o grupo soar algo dessincronizado,
mesmo nas estruturas mais
certinhas, não sendo claro se esse equilíbrio
reflecte uma opção interpretativa
por parte da secção rítmica e especialmente
do baterista, que tem uma forma
muito peculiar e nervosa de tocar.
Tematicamente, há algumas redundâncias
e a estruturação do disco não
parece muito planeada, mas em vários
momentos as capacidades individuais
dos solistas Errico De Fabritiis
e Massimo Bognetti criam dinâmicas
interessantes sobre a instabilidade
pulsativa e, mesmo depois de várias
audições, é difícil desmontar com segurança
a dupla Fochesato / Galinari.
Se os temas assinados por Fabritiis
parecem privilegiar campos enérgicos,
mas harmonicamente neutros, para
a improvisação, nos quais os desfasamentos
rítmicos ajudam a garantir
a tensão, em alguns dos temas de
Bognetti, convencionais na abordagem,
fica a dúvida se um maior rigor não
serviria melhor o ensemble.
João Martins Jazz.pt #39 Nov 2011