"MAGIQUE" SLAMCD 517
By "HOT TUNE"
Alberto Popolla; Bass Clarinet, Clarinet. Andrea Moriconi; Guitar. Roberto Raciti; Double Bass. Claudio Sbrolli; Drums.
With special guests: Eugenio Colombo; Soprano Sax, Flute. Tracks 1 and 5. Marilena Paradisi; Voice tracks 4 and 7. Errico De Fabritiis; Tenor Sax Track 1
1) ZONCOLAN (Alberto Popolla) 6'17"
2) GREY AND PINK (Alberto Popolla) 5'22"
3) INVERNO (Alberto Popolla) 4'17
4) ISTVAN (Alberto Popolla) 5'35"
5) BAR (Alberto Popolla) 5'34"
6) MAGIQUE (Alberto Popolla) 6'58"
7) HOT TUNE (Alberto Popolla) 6'54"
8) BLUE BRIDGE (Alberto Popolla) 4'05"
9) ODWALLA (Roscoe Mitchell) 3'38"
10) BLUE MATZ (Alberto Popolla) 3'12"
Recorded at Extrabeat Recording, Rome, Italy15- 16 May 2008, by Clive Simpson
Musica Jazz July, 2009.
HOT TUNE
«Magique»
Slam CD 517, distr.
www.slamproductions.net
Zoncalon / Grey And Pink / Inverno /Istvan / Bar / Magique / Hot Tune / Blue Bridge / Odwalla / Blue Matz.
Alberto Popolla (cl.), Andrea Moriconi (chit.), Roberto Raciti (cb.), Claudio Sbrolli (batt.); agg. Eugenio Colombo (sop., fl., 1, 5), Errico de Fabritiis (ten., 1), Marilena Paradisi (voc., 4, 7).
Roma, 15 e 16-5-08.
Alla Slam hanno buoni gusti in fatto di jazzisti italiani: dopo Roberto Bellatalla, Federico Ughi e Stefano Pastor (che è ormai di casa), ora l’etichetta di George Haslam pubblica l’opera prima di questa formazione romana diretta da un appassionato di jazz inglese, Popolla. Il clarinettista firma tutti i brani tranne la Odwalla di Roscoe Mitchell, affrontata con piglio e decisione lavorando bene sul ritmo.
Il disco vanta un ottima partenza (grazie anche al sostanzioso contributo di Colombo e de Fabritiis) nella fiammeggiante Zoncalon, fitto dialogo tra le ance pervaso da attimi di gioia parossistica, e di seguito nella vibrante cavalcata Grey And Pink (omaggio ai Caravan?), la prova migliore del solo quartetto. Colombo ritorna con fare spiritato (al flauto ) in Bar, brano che, dopo un preambolo acustico, si avventura in un torrido paesaggio elettrico. Convincente è anche l’apporto di Marilena Paradisi, che scorrazza con vocalismi efficaci intrecciandoli con il clarinetto di Popolla in Istvan, ai confini dei Balcani, e riproponendoli con altrettanta audacia in Hot Tune, composizione, però, nel complesso meno convincente. Da menzionare è anche Magique, ballad tormentata e crepuscolare lungo la quale affiorano schegge elettriche.
- Fucile
In realtà, dietro l'enigmatica sigla Hot Tune e nonostante l'albionico sigillo Slam, si nasconde un italianissimo quartetto, alla cui testa ritroviamo, dopo l'incantevole Frammenti di scrittura prematura, il clarinettista romano Alberto Popolla.
Musicista evidentemente onnivoro e curioso, Popolla, che firma tutti gli originali in scaletta, con Magique abbandona il tenero, e acustico, esotismo del lavoro precedente, aggiungendo alle consuete pennellate folk - da qualche parte fra i Balcani e il Medio Oriente -, evidenti richiami al prog - il grigio e il rosa dei Caravan -, e altrettanto palesi omaggi al free storico - e qui basterebbe la cover della mitica "Odwalla" di Roscoe Mitchell -.
Ne risulta un percorso d'ascolto spiazzante, disseminato di curve cieche che nascondono piacevolissime sorprese. È il caso della suadente "Istvan," nenia speziata che ben figurerebbe in uno dei "Filmworks" di Zorn, della contorta "Bar," che si apre all'insegna di Monk per poi sfociare in un delirio prog di riff, unisoni e assoli sghembi, o della travolgente "Zoncolan," impreziosita da un prologo a cappella condotto dalle tre ance e da quello che forse è il miglior solo del disco, pennellato con spigolosa inventiva dal soprano di Eugenio Colombo.
Prezioso il lavoro della chitarra di Andrea Moriconi, i cui graffi distorti riescono a riscattare dalla banalità anche i brani meno convincenti ("Inverno"); mentre fra gli ospiti, oltre al già citato Colombo, spicca la voce inquieta e ammaliante di Marilena Paradisi (splendido il duetto con il clarinetto del leader in "Istvan," entusiasmante il delirio scatenato in "Hot Tune").
Insomma, una conferma per un artista in crescita, dal quale ormai è lecito aspettarsi molto.
Visita il sito di Hot Tune.
di Luca Canini All About Jazz Italia March 2009.