"UMO JAZZ ORCHESTRA Plays the music of Muhal Richard Abrahams"
UMO Jazz Orchestra conducted by Muhal Richard Abrams.
Tpts - Chuck Findley, Simo Salminen, Esko Heikkinen, Heikki Haimila. Tbns - Markku Veijonsuo, Mircea Stan, Juhani Aalto, Mikael Längbacka Saxes - Pentti Lahti, Teemu Salminen, Eero Koivistoinen, Kari Heinilä, Pepe Päivinen. Gtr - Markku Kanerva. Pno - Seppo Kantonen. Synth - Kirmo Lintinen. Bass - Lars Danielsson. Drums - Klaus Suonsaari. Pcn - Mongo Aaltonen.
Recorded at MTV Studios, Helsinki, Finland. 2 - 5 May 1988
SLAMCD 506 Bar code 5 02386 050629
TRACKS:
1 Big T 9m 52s
2 Ritob 3 37
3 Half step 4 59
4 Melancholia 6 40
5 Fortex 7 57
6 Fanfare 3 35
7 Symtre 4 54
All About Jazz May 2000 Vittorio Lo Conte: Le musiche contenute in questo CD risalgono alla fine degli anni ottanta e vedono la UMO Jazz Orchestra in uno studio di Helsinki diretta dal pianista e compositore di Chicago, Muhal Richard Abrams. L'incisione era stata inizialmente distribuita soltanto in Finlandia e aveva meritato gli elogi della "Penguin Guide to Jazz on CD", che consigliava di procurarsi questa incisione. Alla etichetta inglese Slam Records va quindi il merito di aver raccolto il suggerimento degli autori della Penguin Guide e di non aver fatto scomparire un'opera che merita un suo posto fra le incisioni per Big Band. Fra i solisti l'unico nome noto è quello del sassofonista Eero Koivistoinen [leggi la recensione del suo album Altered Things], le cui incisioni sono in passato state pubblicate dalla Timeless olandese e dalla Soul Note. Muhal Richard Abrams usa tutti i colori di cui dispone l'orchestra, inserendo momenti lirici, blues o malinconici ("Melancholia" è il titolo di una delle composizioni) ed ispirandosi a tutto quello che la storia del jazz gli mette a disposizione, con l'eccezione delle cacofonie free. Il maestro chicagoano lascia il piano al finlandese Seppo Kantonen per dedicarsi esclusivamente alla direzione. L'album dura poco (solo 42:30) e riesce ad essere intenso e conciso ma - allo stesso tempo - a tirare fuori tutto quello che ha da dire; meglio così che con altri 20 minuti di routine. Il CD è stato missato a New York e per gli amanti del suono delle big band costituisce un piccolo gioiello. L'unico appunto che si può fare riguarda la ritmica. Batteristi come Peter Erskine non sono a disposizione ovunque; la sezione fiati invece, sia nel lavoro di insieme che nei momenti solistici, funziona a meraviglia, rendendo al meglio le intenzioni di Abrams. Valutazione: * * * * ½
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